HAPPY FIRST BIRTHDAY HOOK!
Il 15 aprile Hook compie un anno e vogliamo soffermarci a ripercorrerlo con voi!
In un aprile di chiusure globali abbiamo deciso di aprire uno spazio online, bootleg e senza confini. Abbiamo raccolto e condiviso, mese dopo mese, oltre 70 articoli, tra saggi, racconti, poesie, rubriche di filosofia, immagini e video e cimeli editoriali, dalla Thailandia, all'Argentina, dall’Italia agli Stati Uniti.
Invece di un blog autoreferenziale, volevamo creare una radura in cui far incontrare penne e pennelli da ogni angolo del mondo. “You get older. You start having hopes for other people rather than yourself.” – Bob Dylan
Dopo anni di lettere, racconti scambiati, storie attorno ai falò e giochi di parole è nato un magazine nello spirito dell'amicizia e ora , in un certo senso, anche un manifesto.
Hook Literary Magazine è un periodico letterario online in italiano, inglese e altre lingue, poliglotta come Elias Canetti. Un’idea di Caterina Orsenigo e Benedetta Grasso. Raccoglie racconti, frammenti di parole e idee.
Hook è nata il 15 aprile 2020. Cercavamo un contesto aperto, internazionale, dove fosse possibile pubblicare pezzi senza troppe restrizioni di forma – racconti, frammenti, poesie, riflessioni, ma anche immagini o articoli di taglio più saggistico – e soprattutto in diverse lingue, nello spirito babelico di Canetti.
Le riviste sono spesso piuttosto rigide: solo articoli, solo racconti, solo viaggi… E non solo in Italia, in ogni circolo culturale si tende comunque a essere molto autoreferenziali geograficamente, a considerare uno spazio ibrido come inusuale, riservato a scrittori noti in contesti e bolle specifiche, o confinato alle oasi del long-form giornalistico o di “club” letterari più irraggiungibili come il New Yorker. Le idee invece possono essere scambiate in mille forme diverse. Soprattutto, le idee oggi (ma in fondo da sempre) si scambiano oltrepassando i confini nazionali e linguistici, mischiando i generi, scambiando parole come beni preziosi. Siamo abituati a viaggiare, a cavarcela più o meno bene in diverse lingue… Non si vuole certo aprire le porte a un’esperienza senza una linea editoriale ma piuttosto creare uno spazio che abbia il meno possibile un centro, per quanto ovviamente, per storia personale, le città principali attorno a cui ruotiamo siano Milano e New York: l’unico centro dev’essere l’Hook. Vorremmo quindi che un italiano possa trovare qui il punto di vista “decoloniale” di un filosofo argentino sulla gestione del Covid e quello di una teenager californiana su Black Lives Matter e che un newyorchese trovi il racconto di una viaggiatrice e fotografa italiana come Valeria Mongelli, e possa leggerlo anche in inglese. Non tutto è tradotto, molti pezzi sono solo in inglese o in italiano, in francese o in spagnolo… Ognuno leggerà le lingue in cui si sente più a suo agio ma è comunque un modo di creare uno spazio, forse un po’ babelico, transnazionale, generazionale e linguistico.
Proprio per questa ambizione transnazionale, la rivista è solo online. Abbiamo un sito ma anche account Facebook, Instagram e Twitter.
Ci sono 5 sezioni
Time Out of Mind: è il titolo di un album di Bob Dylan ed è dedicata ai racconti; qui hanno pubblicato autori come Franco La Cecla, Saverio Raimondo, Lilith Moscon, Alejandro Manara, Giulia Vola, Antonio Picasso.
Note Senza Testo: è un’espressione presa dal titolo di un libro di Bobi Bazlen. Contiene frammenti, poesie, note a piè di pagina, versi liberi, riflessioni filosofiche free-form. Ci sono poesie di una promessa della Slam Poetry come Antonio Pinnetti o della regista Flaminia Lubin e da settembre anche una rubrica mensile, La Logica del Cuore, di un ricercatore di filosofia dell’Università di Firenze, Federico Boem, che affronta con un velo d’ironia i problemi, appunto, di cuore attraverso le regole della logica classica e soprattutto non classica.
A Mano Libera: contiene disegni, illustrazioni, fotografie, video. Abbiamo pubblicato il video Nameless del regista e musicista Luca Nistler, le fotografie del film-maker e fotografo americano Michael Woods e della fotografa francese Inès Hovana, i fumetti dell’illustratrice italiana Lorenza Luzzati o i disegni di Anna Dellaferrera , o l’artista internazionale Alessandro Teoldi, che dipinge “cucendo” quadri. Si tratta di mostre virtuali che permettono agli artisti di condividere dei percorsi o dei lavori e di connettere ambienti creativi tra loro.
Fuori Modem: è la sezione dedicata a riflessioni sul contemporaneo, raccoglie punti di vista diversi fra economia, sceneggiatura, storytelling, cultura da Cesar Iudicello a Dario Borso, da Marcelline Block a Marta Spizzichino, da Martina Merletti (pubblicata da Einaudi) a Giovanna Andreassi.
Lessico Famigliare: raccoglie memorie, testimonianze, lettere, souvenirs e chicche dal mondo dell’editoria e della letteratura. Potete trovare una cartolina ricevuta da Bobi Bazlen nel 1948 e firmata da Luciano Foà, Cesare Pavese e Natalia Ginzburg o una piccola testimonianza di Roberta Einaudi. Sono inclusi qui come pionieri anche di uno spirito cosmopolita, agenti come Augusto Foà che aprivano le “porte di Huxley”, traduttori ribelli, innamorati delle lingue, insofferenti alle nazionalità quando si parla di cultura.
Il nostro logo l’ha disegnato Anna Resmini, illustratrice fra l’altro per la Lettura e il Corriere della Sera, oltre che per case editrici come Einaudi, Saggiatore, Topipittori.
La piccola caricatura del nostro “esperto” della Logica del Cuore è stata fatta da Francesco Chiacchio, illustratore per diversi giornali e case editrici come Il Battello a Vapore, Rizzoli Lizard, Salani, Penguin Random House, Topipittori.
—-
Today Hook turns one! We want to stop and retrace our steps with you! Last April we were in the middle of sudden global closures and we decided to open a borderless, bootleg online space. We now have over 70 articles, including essays, short stories, poems, philosophy columns, images and videos and publishing memorabilia, from Thailand to Argentina, from Italy to the United States. Instead of a self-centered blog, we wanted to create a “room” where we could bring together pens and brushes from all corners of the world.
“You get older. You start having hopes for other people rather than yourself.” – Bob Dylan
Hook was born on April 15, 2020. We were looking for an open, international context, where people could publish pieces without too many restrictions in terms of form through short stories, fragments, poems, reflections, but also images or articles or non-fiction essays - and above all in different languages, in the polyglot spirit of Elias Canetti. Literary magazines are often quite “stuck in their ways’: just articles, just stories, just travels ... And whether in Italy or in the US, in any cultural circle there is a tendency to be very geographically self-centered, to see a hybrid space as unusual, or accessible only to well-known writers in specific contexts and bubbles, or confined to the oases of the journalistic long-form or of more unattainable literary “clubs” like the New Yorker.
Ideas, on the other hand, can be exchanged in a thousand different forms. Above all, ideas today (but basically since forever) are exchanged crossing national and linguistic borders, mixing genres, smuggling precious goods. We are used to travel, to get by scrambling different languages ... This doesn’t mean that we don’t look for an editorial vision, a mission or that we publish anything that comes our way but that our goal is to create a space that is as decentralized as possible, although obviously, because of our backgrounds, the main cities around which we rotate are Milan and New York: the only center must be the Hook. We hope that a European can find here the "decolonial" point of view of an Argentinian philosopher on Covid and of a Californian teenager on Black Lives Matter and that a New Yorker finds the story of an Italian traveler and photographer like Valeria Mongelli, and can also read it in English. Not everything is translated, many pieces are only in English or Italian, in French or Spanish ... Everyone will read the languages in which they feel most comfortable but it is still a way of creating a space, perhaps a bit like Babel, transnational, trans-generational and linguistically free.
Precisely for this transnational ambition, the magazine is only online. We have a website but also Facebook, Instagram and Twitter.
There are 5 sections:
Time Out of Mind: the title of a Bob Dylan album. It’s dedicated to short stories; here we have published authors such as Franco La Cecla, Saverio Raimondo, Lilith Moscon, Alejandro Manara, Giulia Vola, Antonio Picasso.
Note senza Testo (Notes Without Text): an expression taken from the title of a book by Bobi Bazlen. It contains fragments, poems, footnotes, free verses, free-form philosophical reflections. There are young Slam Poetry talents such as Antonio Pinnetti or poems by the documentary director Flaminia Lubin and since September 2019 we also publish a monthly column, La Logica del Cuore, by a philosophy researcher at the University of Florence, Federico Boem, who tackles the problems of the heart, with a hint of irony, through the rules of classical and especially non-classical logic.
A Mano Libera (freehand): drawings, illustrations, photographs, videos. We got to publish cinematic shorts like Nameless by the director and musician Luca Nistler, the photographs by the American film-maker and photographer Michael Woods and the French photographer Inès Hovana, Italian illustrators like Lorenza Luzzati and Anna Dellaferrera , or the international artist Alessandro Teoldi, who paints paintings “sawn together”. These are virtual exhibitions that allow artists to share their paths and bring together digfferent creative environments.
Fuori Modem: the section dedicated to reflections and essays on the contemporary, it collects different points of view on the economy, film and tv, storytelling, culture from Cesar Iudicello to Dario Borso to Marcelline Block, to Marta Spizzichino and Martina Merletti.
Lessico Famigliare (Family Lexicon): collecting memories, memorabilia, letters, souvenirs and gems from the world of publishing and literature. You can find a postcard received by Bobi Bazlen in 1948 and signed by Luciano Foà, Cesare Pavese and Natalia Ginzburg or a short family story by Roberta Einaudi. Included here are the pioneers of a cosmopolitan spirit, agents like Augusto Foà who opened the "doors of Huxley", rebellious translators, in love with languages, intolerant of nationalities when it comes to culture.
Our logo was designed by Anna Resmini, illustrator , among other things, for la Lettura and Corriere della Sera, as well as for publishing houses such as Einaudi, Saggiatore, Topipittori.
The small caricature of our "expert" of the Logic of the Heart was created by Francesco Chiacchio, illustrator for various newspapers and publishing houses such as Il Battello a Vapore, Rizzoli Lizard, Salani, Penguin Random House, Topipittori.